A Fortela Woman - Alessandra Grillo
Il sorriso brillante, un agile savoir faire, temperato da anni di esperienza, l’intelligenza pratica di una donna che ha inventato la vita che desiderava. Alessandra Grillo, da Taranto a Milano, dalle pubbliche relazioni all’organizzazione del matrimonio, con un passo agile ma sicuro, è la perfetta incarnazione dello stile Fortela. E non a caso.
Una storia di amicizia
Alessandra ha conosciuto Alessia Giacobino, designer della collezione donna Fortela, già quando Giacobino era alla guida del suo brand Jo No Fui, un successo fashion fatto di femminilità, carattere e Made in Italy.
Tra le due donne nasce subito una grande complicità: sono spiriti liberi, professioniste appassionate, donne che amano la libertà di vestirsi senza loghi, assecondando l’inclinazione del momento, mai sexy, ma sempre affascinante. Alessandra indossa i look che Alessia disegna con piacere e spesso le chiede che alcuni capi siano realizzati appositamente per lei, per i suoi eventi. E così accade.
E quando Alessia si sposa, Alessandra è lì, in qualità di wedding planner, a curare ogni dettaglio del suo “sì”. Passano gli anni, i marchi cambiano, i legami di coppia si trasformano, ma quel quid che unisce i due amici rimane intatto. Da qui nasce questa armonia: è una vicinanza di scelte di stile.
Una “questione di sentimento”, verrebbe da dire. Una comunanza di ideali, un legame vero che, al di là dei mondi rumorosi della moda e degli eventi, li ha anche avvicinati in un percorso di crescita umana e spirituale.
Indipendenza e stile
Alessandra è come Alessia, una donna che ha fatto tutto da sola. Ha fondato un’agenzia di comunicazione, pr, marketing ed eventi, Brothers & Sisters e nel 2021 ha pubblicato il libro “Le Cose da Vicino”, per Sperling & Kupfer.
Ha curato alcuni dei matrimoni più importanti degli ultimi anni ed è considerata un’influencer.
Sicuramente sui generis: bella di una bellezza senza cliché, unica, colta, di studi classici, con a cuore il suo equilibrio – che lei definisce il miglior accessorio -, è felice di poter indossare qualcosa che rispecchi la sua sensibilità e la sua natura .
Affascinata dai toni caldi della terra, e dal turchese – pietra sacra agli indiani Navajo e ideale portafortuna di ogni look Fortela – gioca con una palette tutta mediterranea: dal total white – con le mille sfumature di ogni bianco – all’ocra e al rosso mattone.
Libera da ogni conformismo e da ogni diktat – Alessandra che capisce regole e cerimonie – è immagine di indipendenza e grazia.
Perché lei è la gentilezza di un’anima che sa dire grazie, e che ha sempre saputo mantenersi radicata nelle cose vere, senza mai perdere la gioia di “guardare verso il sole”, come ci racconta.
Cosa ama? Tradizioni e buone maniere, sogni, attenzione ai dettagli, viaggiare per il mondo ma restare in Italia con il cuore. Come Fortela.
Come è iniziata la tua amicizia con Alessia Giacobino?
“L’ho conosciuta grazie ad un ufficio stampa, nel periodo in cui Alessia stava disegnando il suo brand Jo No Fui, brand che adoravo. E siamo diventati amici.
Quando ho organizzato il suo matrimonio, mi ha disegnato un vestito meraviglioso per l’occasione.
Un vestito bellissimo, ma molto particolare: era giallo fluo. Mi vergognavo un po’ di indossare una sfumatura così brillante per un matrimonio, ma era stata Alessia a volermi così. L’ho indossato anche per un matrimonio a Sorrento molti anni dopo: un abito ancora oggi stupendo, un pezzo senza tempo che rimane nel mio guardaroba come un gioiello prezioso”.
Cosa indossi per sentirti a tuo agio?
“La prima cosa di cui ho bisogno per sentirmi a mio agio è dentro di me.
Non c’è vestito che possa portarmi fuori da questa condizione scomoda, se è questo che sento nel profondo.
Quelli sono i giorni in cui il guardaroba sembra non bastare mai, e così scelgo capi che mi portano direttamente nella mia zona di comfort.
Adesso quello che preferisco è sicuramente stare comoda e conformarmi al mio stile.
Uno stile che sicuramente è cambiato negli anni, insieme all’età. Adoro indossare i jeans, con una t-shirt e un blazer, con scarpe basse. Mi sento elegante così”.
Il tuo “punto forte”?
“Decisamente total denim con accessori argento e turchese”.
L’accessorio che completa il tuo look?
“Ho sempre utilizzato orecchini grandi, decisi e con carattere. Ma ultimamente faccio fatica a staccarmi da un girocollo vintage in maglia tubolare, mi veste completando ogni look”.
Un pezzo di questa collezione che ami…
“Non è facile per me scegliere, mi piace tutto. Ma se proprio devo dire che sono innamorata di due abiti Fortela in particolare. Il primo è un abito corto arancione con maniche ampie, con ricami che delineano il corpo. E poi mi piace molto il caftano con inserti rossi e di perline: mi sono subito immaginata scalza nelle sere d’estate”.
Quali colori ami?
“Adoro il total white, ma anche il senape e il rosso. Mi sento radicato a terra, guardo verso la luce.
E comunque credo davvero che non ci sia colore o forma più potente dell’intenzione.
Mi piacciono i colori della terra e adoro l’intenzione della donna che sceglie di indossare Fortela.
È una donna libera. È libera da ogni condizionamento. Non ha bisogno della nudità. Ha un suo stile, e l’accessorio da portare con sé è solo il suo carattere”.
Cosa rende questi abiti così speciali?
“Per me è una sfumatura che ha a che fare con il comportamento, con come ti senti indossandoli. Ad esempio, il modo in cui cammini nei caftani con addosso altri vestiti Fortela.
Sono tutti pezzi speciali e mai banali, che sembrano provenire da diversi posti del mondo e ti trasportano automaticamente in un luogo dove splende il sole.
Che sia il sole che sorge o che tramonta, non importa: il sole c’è. Sempre”.
Come descriveresti il tuo stile?
“Credo di essere sempre stata una donna con un proprio stile, scelgo di essere elegante e mai appariscente”.
Vintage: cosa colleziona?
“Colleziono oggetti da indossare, ricordi che mi riportano nei luoghi in cui li ho acquistati. Adoro, ad esempio, bere il caffè in una tazzina con la scritta MARE preso in un piccolo bar della Liguria e indossare la mia Madonnina blu comprata in una vintage a Tokyo”.
On the road: cosa mettere in valigia per un viaggio estivo?
“Non so come fare le valigie! È il mio limite più grande, non è solo il paradosso della scelta, ma nel non riuscire a prevedere come mi sentirò quel giorno. Per ovviare a questo scelgo i colori basic e li preferisco alle fantasie. Cerco di costruire la valigia in modo circolare, in modo che tutto combacia. Ma la maggior parte delle volte manca qualcosa…”
Interviewer: Benedetta Rossi