"The Winston Coat"
Nel 2019, Alessandro Squarzi, il fondatore di Fortela, ha avuto un’idea delle sue, uniche, e abbastanza challenging. Rendere omaggio a Sir Winston Churchill e al suo leggendario cappotto della Seconda Guerra Mondiale, un simbolo senza tempo nella storia del costume. Da tempo era già nata una bella amicizia tra Squarzi e la famiglia Mantellassi, gli imprenditori proprietari della Manteco, storica azienda tessile pratese con un solido background mondiale e una grande vocazione alla sostenibilità. A legarlo alla Manteco era, ed è tuttora, una grande stima, una comune sensibilità sul prodotto, lo stesso know-how, eccellente, italiano, di larghe vedute. Tutti fattori che hanno fatto si che il progetto si facesse. Manteco era il partner ideale per ridare vita a un capo così eccezionale.
Dopo un’attenta ricerca negli archivi, i designer di Fortela insieme ad Alessandro Squarzi, hanno studiato con cura il tessuto del capo militare originale, col desiderio di ricreare la sua distintiva texture e la sua eccezionale durabilità, infondendo nel capo originale lo stile e la qualità del mondo Fortela.
Un lungo processo fatto di ricerca e sperimentazione ha portato alla realizzazione di un cappotto unico nel suo genere. Ogni dettaglio, dalla selezione dei filati ai processi di finitura, è stato attentamente studiato per garantire autenticità ed eccellenza.
L’impegno di Fortela per la sostenibilità è stato un principio guida durante tutto il processo, riflettendo la grande dedizione di Manteco alle pratiche responsabili.
Manteco è riconosciuta infatti a livello globale come un’azienda modello, creatrice di prodotti di lusso sostenibile nel mondo della moda, grazie ad un alto tasso di innovazione, di ricerca intelligente. Un’azienda italiana costantemente impegnata in investimenti tecnici per ottenere soluzioni tessili con altissime performance di sostenibilità e durevolezza. Non a caso la sua storia nasce negli anni ’40, quando il fondatore, Enzo Anacleto Mantellassi, raccoglieva capi militari di seconda mano provenienti da tutta Italia e avviava un processo di riciclo per donargli una nuova vita. Ogni capo era stracciato, riportato allo stato di fibra, e infine filato, il tutto senza l’uso di prodotti chimici, ma semplicemente attraverso un processo meccanico e umido. Una vera “archeologia del tessuto” che oggi è arrivata a livelli d’eccellenza, spinta al massimo grazie ad innovazioni tecnologiche e progetti dedicati. Il risultato di questa bella “collaborazione italiana” tra Fortela e Manteco è oggi il "Winston Coat", un capolavoro che fonde tradizione e modernità. Un omaggio al lascito di Sir Winston Churchill, celebrazione di un capo iconico, dall’appeal senza tempo.